giovedì, giugno 14, 2007

..lezione di professione..

..tra Maradona e Rem Koolhaas.. (di G. Licari)

Qualsiasi architetto, designer, o artista, che abbia provato a cimentarsi con i moderni software di progettazione o più in generale di modellazione ne ha potuto intuire le potenzialità.La computer grafica ha aperto la strada alla possibilità di creare forme, spazi, modelli costruttivi sempre più articolati e visivamente sovraccarichi, tutto sotto il tranquillo e scientificamente esatto domino dei bits, che non possono sbagliare perchè, basati su una logica compositiva esatta.I risultati di calcolo matriciale, o non-linear surface generation non sono confutabili.

La differenza fondamentale che esiste tra il sogno di diventare Maradona e quello di diventare Rem Koolhaas sta nei mezzi a propria disposizione (oltre che ovviamente nelle proprie capacità personali.Se hai le capacità ancora oggi nella nostra società fortemente capitalista puoi diventare Maradona, basta un paio di scarpette e tanta forza interiore.Quello che mi sento di affermare è che invece non puoi diventare Rem Koolhaas se hai solo un computer, un stampante A3, e 50 libri di architettura, anche se tu fossi un genio più del tuo alter ego Maradona.


I giovani architetti (artisti, designer,...) si sentono stretti in una morsa. Uscendo dall'università italiana o straniera che sia, hanno la netta sensazione di impotenza davanti alla difficoltà di poter raggiungere gli alti livelli di organizzazione e di investimento che vedono girando gli studi delle archistar.
Il mestiere dell'architetto è naturalmente complesso e richiede diversi doti personali, non ultima una certa tenacia e una forte autostima.Ma detto ciò rimane la difficoltà di farsi spazio (onestamente) in un settore fortemente specializzato e tecnologizzato.Bisogna avere il coraggio delle proprie idee (se ci sono).Bisogna costruirsi un linguaggio (ma non estetico o formale), ma ideologico o meglio etico.

La soluzione dei giovani architetti è dotarsi di nuovi concetti di nuove idee, di nuovi paradigmi sociali ed estetici, non servono grandi uffici o potenti computer per fare ciò, ma solo di uno sguardo sensibile e di grande curiosità verso il pensiero molto più che verso la materia che identifica la nostra epoca contemporanea. I futuri architetti vincenti sono coloro che oggi stanno elaborando nuovi pensieri.
Leggete tanti libri di filosofia e girate il mondo: buona fortuna ragazzi.
G.L.

3 Comments:

At 14 giugno, 2007 22:39, Anonymous Anonimo said...

e se le difficoltà nell'imporsi in un sistema in cui tanto è importante la creatività derivassero semplicemente dal fatto che il ré è nudo?!

 
At 18 giugno, 2007 22:58, Anonymous Anonimo said...

Il re è nudo ma il re non lo sa

lui cammina tra la gente e saluta sorridendo

il re è nudo ma la verità

è che al re piace giocare con il suo scudo spaziale

il re è nudo ma la verità

è che nessuno lo può dire a sua maestà.

 
At 18 giugno, 2007 23:02, Anonymous Anonimo said...

L'erba voglio non cresce neanche nel giardino del vicino.
Voglio l'erba del re: datemela!
Il re e' vicino.
Il giardino del vicino sta diventando sempre piu' verde.
Anche il vicino e' verde: aiutatelo.

La gatta frettolosa ha fatto i gattini nel giardino del re,
tanto il re e' cieco.
I gattini corrono per il prato.
Il re dice: "Sento un rumore di gattini che corrono sul mio prato".
Intanto il vicino, affacciatosi sul giardino, dice:
"Restituiscimi i miei gatti, ladro"

 

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