Ciao MAGISTRETTI
L'architetto della semplicità "che è la cosa più difficile del mondo".
L'architetto che apprezzava le cose piccole, perchè non voleva la bellezza per pochi, ma per tutti.
Il più grande complimento che poteva fargli qualcuno mentre comprava uno dei suoi oggetti era "Và che scemenza, potrei averla fatta io", perchè per lui in questo modo si entrava più nella sua vita che nella sua casa...ed entrare nella vita della gente era il cuore dei suoi progetti.
Capelli arruffati e calzini sempre rossi..adorava entrare in serie nelle case degli altri e farsi adottare.
Era lui, che diventava noi.
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