martedì, agosto 29, 2006

Un'architettura ideale...

Un grattacielo alto 250 metri, con piani rotanti staccati uno dall'altro, così da potersi muovere in modo indipendente. L’aspetto ancora più eclatante è che l’edificio è più che autosufficiente dal punto di vista energetico grazie allo sfruttamento dell'energia del vento e del sole.
Sarà costruito a Dubai, negli Emirati Arabi, ma è stato progettato in Italia, per la precisione a Firenze, da David Fisher (l'inventore), Fabio Bettazzi e Marco Sala, con la partecipazione di Leslie Robertson, l'ingegnere statunitense ideatore del «World Trade Center» di New York.
Il risultato sarà un edificio in continua trasformazione.
Gli spostamenti avranno una velocità molto lenta, così da non risultare fastidiosi per gli inquilini della torre, che non percepiranno il movimento, ma potranno svegliarsi vedendo dalla propria camera il sorgere del sole e cenare davanti al tramonto.

6 Comments:

At 29 agosto, 2006 22:01, Anonymous Anonimo said...

Ma è una figata!!! Dai, prenotiamo una stanza...anzi, almeno 10 piani!

 
At 31 agosto, 2006 11:34, Anonymous Anonimo said...

anche io voglio una casa che ruota

 
At 01 settembre, 2006 11:51, Blogger ely said...

Immagino i 10 piani prenotati da Antonino..comincerebbe a calcolare le varie angolazioni e le rispettive velocità per riuscire a vedere il su ogni piano un paesaggio diverso a 360 gradi e potre effettuare così nuovi studi astronomici sulla relatività della vista rotazionale dalla terra...e fu così che si avvistarono gli U.F.O.
Fede invece immagino quanto starà attenta a non far ruotare troppo velocemente il suo piano altrimenti, essendo l'ultimo, comincerebbe a volare e svolazzare sulle teste di tutti occupando la visuale ad Antonino...

 
At 03 settembre, 2006 13:22, Anonymous Anonimo said...

che figataa.....andrò a vivere lì!!!!un bacio Ele

 
At 13 settembre, 2006 23:50, Anonymous Anonimo said...

storioso, molto storioso.

Quello che mi chiedo e' se il rumore (provocato da qualunque cosa permetta il movimento) e la manutenzione di quel "qualunque cosa" non siano delle caratteristiche "difficili" dal punto di vista realizzativo / abitativo.

 
At 14 settembre, 2006 11:49, Blogger ely said...

Per la tecnologia questa è sicuramente un'innovazione, ma per la manutenzione non credo ci siano particolari difficoltà, almeno a livello di accesso. Per il rumore credo che nemmeno ci siano problemi perchè il movimento è lento e se il sistema tecnologico è rumoroso esistono oggi una serie di accorgimenti per l'isolamento acustico che consentono, se opportunamente progettati, non solo di isolare, ma anche di correggere acusticamente gli ambienti...e non è detto che costino molto...

 

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