..lezione di professione..
..tra Maradona e Rem Koolhaas.. (di G. Licari)
Qualsiasi architetto, designer, o artista, che abbia provato a cimentarsi con i moderni software di progettazione o più in generale di modellazione ne ha potuto intuire le potenzialità.La computer grafica ha aperto la strada alla possibilità di creare forme, spazi, modelli costruttivi sempre più articolati e visivamente sovraccarichi, tutto sotto il tranquillo e scientificamente esatto domino dei bits, che non possono sbagliare perchè, basati su una logica compositiva esatta.I risultati di calcolo matriciale, o non-linear surface generation non sono confutabili.
La differenza fondamentale che esiste tra il sogno di diventare Maradona e quello di diventare Rem Koolhaas sta nei mezzi a propria disposizione (oltre che ovviamente nelle proprie capacità personali.Se hai le capacità ancora oggi nella nostra società fortemente capitalista puoi diventare Maradona, basta un paio di scarpette e tanta forza interiore.Quello che mi sento di affermare è che invece non puoi diventare Rem Koolhaas se hai solo un computer, un stampante A3, e 50 libri di architettura, anche se tu fossi un genio più del tuo alter ego Maradona. I giovani architetti (artisti, designer,...) si sentono stretti in una morsa. Uscendo dall'università italiana o straniera che sia, hanno la netta sensazione di impotenza davanti alla difficoltà di poter raggiungere gli alti livelli di organizzazione e di investimento che vedono girando gli studi delle archistar.Il mestiere dell'architetto è naturalmente complesso e richiede diversi doti personali, non ultima una certa tenacia e una forte autostima.Ma detto ciò rimane la difficoltà di farsi spazio (onestamente) in un settore fortemente specializzato e tecnologizzato.Bisogna avere il coraggio delle proprie idee (se ci sono).Bisogna costruirsi un linguaggio (ma non estetico o formale), ma ideologico o meglio etico.La soluzione dei giovani architetti è dotarsi di nuovi concetti di nuove idee, di nuovi paradigmi sociali ed estetici, non servono grandi uffici o potenti computer per fare ciò, ma solo di uno sguardo sensibile e di grande curiosità verso il pensiero molto più che verso la materia che identifica la nostra epoca contemporanea. I futuri architetti vincenti sono coloro che oggi stanno elaborando nuovi pensieri.Leggete tanti libri di filosofia e girate il mondo: buona fortuna ragazzi.
G.L.
"IL POSTO"
Danza contemporanea che non è più solo orizzontale (sul un palco) ma verticale. Sulle facciate dei centri commerciali la compagnia veneziana rivoluziona il modo di ballare ma non solo...fa vedere tutto con occhi diversi...