domenica, maggio 21, 2006

Lecture

Edito quest’anno da Seneca Edizioni e scritto da Stefano Malpangotti, “L’infinito respiro del pensiero. Note a margine per una critica della razionalità concettuale dopo Auschwitz” è un libro che, nella convergenza tra poesia, filosofia, arte, architettura, teatro, cinema, offre, nel segno di una ribellione al disumano, l’occasione di una libertà che affranca uomini e cose da forme idolatriche, assolute e istituzionali. Come tutti i libri degni di questo nome (sempre più rari) non offre formulette preconfezionate, ma pone domande lancinanti.

2 Comments:

At 25 maggio, 2006 00:14, Anonymous Anonimo said...

Ma tu l'hai letto? Se sì che ne pensi del libro?; se no chi ti ha consigliato la sua lettura?
Ciao da un tuo ammiratore

 
At 25 maggio, 2006 19:40, Blogger ely said...

Me l'ha consigliato un mio Prof. del primo anno di università tra l'altro catanese, L.P.Puglisi, incuriosita sono andata in libreria e l'ho sfogliato...ho letto qualcosina e mi è piaciuto...appena posso penso di comprarlo!!

 

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