mercoledì, giugno 28, 2006

la luce della gioia

Secondo me parlare solo di architettura e design non vuol dire parlare solo di progetti, strutture oppure oggetti di massa particolarmente interessanti e che possono colpire per essere belli, brutti o particolari, ma architettura e anche design vuol dire anche creatività.
La creatività e la fantasia è anche l’unire concetti diversi e opposti e fonderli o reinterpretarli o vederli con occhi diversi. Ecco perché oggi voglio parlare di gioia un concetto che mi sono trovata ad affrontare di recente con le mie compagnette di casa in un clima religioso ma con un testo di un tizio che si definisce ateo….Il “tizio” è
Vittorino Andreoli che parlando di gioia e chiedendosi la gioia cosa in effetti sia risponde “Roba da falliti, perché sì la gioia non ha mercato! Le persone che sanno gioire per piccoli accadimenti, per un gesto che rende sereno chi soffre, per una lettura che fa capire qualcosa di sé, dell’essere coerenti e onesti. La gioia dell’onestà e non della furbizia. La gioia è il sentimento più democratico che esista”
Oltre a riflettere e a considerare queste battute piuttosto forti, in campo progettuale mi chiedo se si possa considerare la gioia come un elemento espressivo da trasmettere attraverso elementi strutturali come muri colori e luci. Mi chiedo cioè se la gioia che a quanto pare è un elemento di benessere della persona possa essere un parametro fondamentale in sede di progettazione. Un ambiente infatti si sa è progettato bene quando è bello a vedersi ma anche confortevole da vivere. Quali sono gli elementi che trasmettono gioia? Direi in primo luogo la presenza di luce naturale, la presenza di colori, l’equilibrio dei colori (non bastano tanti colori se questi non sono ben coordinati tra loro!) e perché no dei lampadari a forma di facce sorridenti……

mercoledì, giugno 14, 2006

ZAHA HADID




Architetto amato od odiato…niente vie di mezzo!
Fatto sta che è riuscita a vincere il concorso per il MAXXI e la riqualificazione di una zona di Roma che pian piano sta diventando sempre più importante.
Situato vicino l’Auditorium di Renzo Piano, noi abbiamo cercato di interagire con le sue curve e il suo caniere (Il MAXXI è ancora in costruzione) ma nello stabile attuale, l’unico che non è stato demolito e che farà parte dell’intero complesso abbiamo proposto un progetto di allestimento grazie alla’iuto dell’Arch. Enrico Di Munno. Progetto: Allestimento di tre progetti dell’irachena Zaha Hadid (uno dei quali è il progetto del Maxxi stesso)

Zona:MAXXI Via Guido Reni,2 Roma
Team: Elisabetta Li Destri Nicosia, Marcello Licita, Consuelo Rosso
Idea progettuale: All’interno dell’edificio irrompe dal cantiere della Hadid la sua forza portando alla formazione di onde che diventano onde espositive e che accartocciandosi su loro stesse permettono l’esposizione di modellini, quadri, schizzi e tavole progettuali oltre che l’illuminazione stessa. Le onde entrano in contrasto con l’ambiente facendo sentire la sua forza anche con il colore (gradazioni di grigio che cambiano a seconda del progetto trattato)

giovedì, giugno 08, 2006

Karim Rashid

Coraggioso, Pazzo, Sensibile, Curioso passeggiando in giacca rosa pantaloni ancora più rosa e camicia rosa rosa rosissima Karim Rashid andava a vedere la mostra che esponeva alcuni suoi progetti di design al RomaD+. Tra sensualità, geroglifici e ironia colori e inerattività vorrei segnalare questa lampada. Si chiama Kundalini disegnata per Floob con dimmer a tecnologia IGBT antironzio. La luce è protagonista grazie anche al materiale scelto per la realizzazione: plexiglass termografato, estruso e soffiato.
Larghezza 45cm
Altezza 182 cm